Tendinopatia cuffia dei rotatori: cos’è e come si cura

La cuffia dei rotatori è un insieme di muscoli della spalla. I muscoli della cuffia dei rotatori sono 3, e sono:

  1. Sovraspinoso
  2. Sottospinoso
  3. Piccolo Rotondo

Questi 3 muscoli si uniscono in un tendine unico che va ad inserzionarsi sull’omero. La loro funzione è quella di extrarotare e di iniziare l’abduzione del braccio, inoltre stabilizzano l’articolazione nei movimenti over-head.

Il tendine che va maggiormente incontro a problemi è quello del sovraspinoso, questo a causa del suo posizionamento, infatti questo tendine passa sotto un osso chiamato acromion, può venire a crearsi, quindi, un conflitto che può con il tempo danneggiare il tendine.

Ma la causa principale è il sovraccarico funzionale. Movimenti ripetuti, esercizi sbagliati, carichi troppo alti, portano con il tempo al cambiamento della struttura del tendine, che diventa non adatto a sopportare i carichi e il movimento.

Gli sport dove la tendinopatia della cuffia è più frequente sono: il nuoto, il tennis, la pallavolo e in generale tutti gli sport che prevedono numerosi movimenti over-head.

Sintomi

I sintomi sono caratteristici, dolore durante i movimenti di rotazione e di elevazione del braccio, soprattutto in determinati gradi, a volte dolore notturno che impedisce il riposo. Se la condizione persiste a lungo si arriva alla lesione del tendine.

Cura

Innanzitutto è necessario rivolgersi ad un ortopedico specializzato nelle patologie della spalla, per avere una diagnosi precisa, in quanto il dolore di spalla può avere diverse cause, e la sintomatologia spesso trae in inganno.
Una volta ottenuta la giusta diagnosi, e l’ortopedico ritiene che sia necessario un trattamento conservativo, bisogna rivolgersi ad un fisioterapista laureato, che vi aiuterà, attraverso esercizi mirati e trattamenti attivi, nel ripristino del corretto movimento della spalla e alla modificazione di tutti quei vizi ed errori che hanno portato al deterioramento del tendine.

Le tempistiche dipendono dall’entità della patologia e da quanto tempo il paziente ne è affetto. Di solito si può andare da 1 mese a circa 3 mesi.

Ricordate sempre di rivolgervi a personale specializzato e che il Fisioterapista sia laureato ed iscritto all’albo.

Fisioterapia-Lucca-Firenze

Fonte: Dott. Claudio Brandi

www.claudiobrandi.it